A cura di Camilla Bertoni

Dodicesimo appuntamento:

Boccioni a Verona e l’opera di Renato Di Bosso

a cura di Agostino Contò e Camilla Bertoni

con la partecipazione di Giovanni Perez, editore della collana Verona futurista

e di Gabriello Anselmi, architetto artista

Mercoledì 9 marzo 2016, ore 17.30

Sala Farinati

Prossimo e ultimo incontro

Mercoledì 16 marzo 2016, ore 17.30

Eugenio Prati e la collaborazione con Egisto Zago

a cura di Agostino Contò, Patrizia Nuzzo e Camilla Bertoni.

Si avvia alla conclusione il ciclo di incontri dedicato alla “Scultura a Verona nell’epoca della Grande Guerra” iniziato il 24 maggio scorso, anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia, con gli ultimi due appuntamenti.

Boccioni a Verona e l’opera di Renato Di Bosso (mercoledì 9 marzo, ore 17.30).

Nell’anno del centenario della morte di Umberto Boccioni, caduto da cavallo in località Sorte di Chievo mentre svolgeva il servizio militare a Verona, non si poteva non ricordare il protagonista del Futurismo la cui presenza nella nostra città determinò la nascita del gruppo futurista e degli aeropittori di Verona negli anni Trenta. Proprio dalla Biblioteca Civica di Verona provengono materiali inediti che saranno esposti alla mostra che la città di Milano dedica a Boccioni (ne parlerà Agostino Contò, direttore della Biblioteca Civica). Tra i protagonisti del gruppo locale spicca Renato Di Bosso che si dedicò alla pittura e alla scultura sperimentando forme e materiali inediti, in particolare l’alluminio (ne parlerà Camilla Bertoni). Parteciperanno anche: Gabriello Anselmi, figlio del poeta futurista Piero Anselmi che del gruppo veronese intitolato a Boccioni fu uno degli animatori, e l’editore Giovanni Perez che ha dedicato ai futuristi una collana di volumi (Verona futurista, a cura di G. Anselmi, G. Perez, M. Scudiero, ed. della Vitanova)

Eugenio Prati e la collaborazione con Egisto Zago (mercoledì 16 marzo, ore 17.30)

La bottega dei fratelli Prati fu una delle più fiorenti a Verona nei primi decenni del ‘900. Fu questa l’epoca in cui la scena culturale locale era ravvivata dalla presenza di Lionello Fiumi e dal cenacolo di artisti che attorno a lui si ritrovava, da Felice Casorati a Guido Trentini con Ruperto Banterle e appunto Eugenio Prati (ne parlerà Agostino Contò, responsabile del Centro Studi Internazionale Lionello Fiumi). L’opera di Prati, della quale parlerà Patrizia Nuzzo, conservatrice della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti a Palazzo della Ragione, si incontra con quella di Egisto Zago, scultore con il quale Prati condivise lo studio e firmò diversi monumenti nella provincia di Verona. Zago, altro autore dimenticato, ebbe molto successo negli anni Trenta e ottenne diverse committenze monumentali anche fuori da Verona (ne parlerà Camilla Bertoni).

La rassegna, che ha inteso omaggiare il centenario della Grande Guerra con un contributo originale, ha permesso di mettere a fuoco, attraverso ricerche di storici dell’arte in gran parte inedite, figure di scultori dimenticati, come Alberto Colognato, o delle cui opere si è persa traccia, come Tullio Montini o Ruggero Dondè autori di diversi monumenti ai caduti della Grande Guerra. Ha permesso inoltre di valorizzare l’opera di Mario Salazzari al cui nome è intitolata l’associazione culturale promotrice degli appuntamenti. Nel corso degli incontri sono stati raccontati anche episodi architettonici – l’Ossario del Cimitero Monumentale e il Ponte della Vittoria, costruzione che ha influenzato lo sviluppo urbanistico della città – o luoghi dove pittura, scultura e architettura si integrano nell’omaggio ai Caduti, come la cappella di San Luca dipinta da Carlo Donati. È stata anche ricostruita la lunga dinastia di scultori della famiglia Spazzi, al lavoro in tutta Italia e in Europa, e ampliato notevolmente il catalogo delle loro opere per una storia che dal ‘200 arriva fino al 1936. Grazie al confronto con quanto accaduto negli anni Venti e Trenta in Italia, il lavoro degli scultori veronesi è stato ambientato inoltre nella situazione artistica nazionale.

Gli incontri sono stati organizzati dall’Associazione Culturale Mario Salazzari che si pone come obiettivo la valorizzazione dei protagonisti dell’arte del ‘900 a Verona, con particolare riguardo alla scultura e all’opera di Mario Salazzari, autore di diversi monumenti commemorativi. Sarà presentato in questa occasione il sito www.mario-salazzari.org, l’archivio elettronico della sua opera che si inserisce nel progetto più ampio dell’Archivio della scultura veronese dell’Ottocento e del Novecento (www.archivio-scultura-veronese.org).